Come saprai, la condivisione di un appartamento è comune tra studenti e permette di poter vivere in una casa più grande dividendo tutti i costi di gestione e delle utenze. 

Per una buona convivenza tra coinquilini è necessario rispettare le regole per i pagamenti dell’affitto, ma la stessa regola vale per i pagamenti delle bollette di luce e gas.

La condivisione di un appartamento è il sistema più comune e frequente tra gli studenti permettendo loro di risparmiare non solo sull’affitto e la gestione dei costi ma, anche, sulle utenze.Non a caso ci sono multiproprietari che hanno trovato in questa tipologia di affitti una fonte di reddito e un ottimo investimento.

Non solo, sono nate diverse agenzie che si occupano solo di queste tipologie di locazioni, garantendo l’affitto al proprietario e accollandosi tutta la gestione delle stanze, lavori, arredi e manutenzioni varie.

Più di una volta mi sono state poste diverse domande, da alcuni tuoi colleghi sul come poter gestire questa situazione al meglio e riguardo delle utenze come ad esempio:

  • “Qual è il criterio corretto per dividere le spese delle bollette di luce e gas?”
  • “Come devo gestire l’ingresso o l’uscita di un coinquilino con il contratto delle utenze?”
  • “Quali consigli puoi darmi per gestire al meglio i contratti di luce e gas senza avere problemi?”

Certo sono domande furbe, soprattutto se il proprietario di appartamenti in condivisione, oltre a darti la gestione dei contratti d’affitto, ti ha dato carta bianca su tutto, comprese le utenze di luce e gas.

Ovviamente non tutti i proprietari amano gestire le utenze allo stesso modo.

C’è chi preferisce far pagare il canone d’affitto dove è tutto incluso e le tiene intestate a sé e chi invece preferisce che le spese delle bollette vengano pagate a parte facendole intestare all’inquilino (o uno degli). 

Nel primo caso le bollette rimangono intestate al proprietario dell’immobile e poi viene richiesto il pagamento agli affittuari, però il proprietario è responsabile dei pagamenti di costi che non dipendono da lui.

Quindi è più consigliabile per il proprietario chiedere ad uno degli inquilini che si intesti le utenze, stabilendo chi sarà l’intestatario del contratto di fornitura.

Purtroppo, a differenza di altri paesi dove è consentito avere più nominativi, in Italia l’intestatario delle utenze può e deve essere, solo una persona.

E qui la domanda che si pongono sia l’agente immobiliare che i coinquilini: “Con quale criterio si decide uno dei coinquilini che si deve prendere la responsabilità di intestarsi le utenze?”

Sicuramente è importante stabilire chi si intesterà le bollette, in quanto sarà poi quest’ultimo responsabile per la gestione dei pagamenti.

Certo che in questo caso deve esserci una buona intesa tra coinquilini!

Ma l’arbitro di questa situazione non devi essere certo tu.

Qui poi non si parla di avere a che fare con una o due persone, questa è una situazione in cui gli inquilini vanno e vengono, può essere per un periodo lungo, ma potrebbe essere anche per un periodo di pochi mesi e tu ogni volta devi metterti lì, con proprietario e coinquilini e riprendere in mano la situazione di tutta la gestione dell’immobile.

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